Fino a che punto il segreto commerciale e industriale può legittimamente comprimere il diritto all’informazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti? La tenzone nel diritto del lavoro si gioca su un terreno in cui si scontrano la libertà dell’iniziativa economica e i diritti alla dignità, libertà e autodeterminazione della persona. La Corte di giustizia dell’Unione europea segna un punto fermo imprescindibile in questo delicato dibattito: ha ribadito che la trasparenza algoritmica è un diritto fondamentale e riconosciuto e che il segreto commerciale, se debitamente provato e delimitato, può costituire un limite legittimo, purché l’accesso a informazioni sensibili e segrete sia comunque garantito attraverso l’intervento delle autorità competenti, chiamate a un rigoroso bilanciamento tra diritti fondamentali e interessi economici. Risulta evidente l’urgenza di un intervento legislativo coerente e armonico nel nostro ordinamento. Una soluzione c’è!
Bonus mamme lavoratrici: a chi spetta e come si ottiene
Con la conversione in legge del decreto Economia (D.L. n. 95/2025) viene approvato il nuovo bonus per le mamme lavoratrici, dipendenti e autonome, con due o più figli. Si tratta di una misura, valida per il solo anno 2025 ed erogabile dal prossimo dicembre, pari a 40...