Anche la riforma tributaria non ha per nulla affrontato e, comunque, non ha certamente risolto, le problematiche relative al diritto al contraddittorio in relazione alle azioni di accertamento e al settore delle indagini, ispezioni e verifiche espletate presso il contribuente, su cui è intervenuta, di recente, la CEDU. Al riguardo (con indubbia tempestività, ma non si sa con quanta altrettanta efficacia), il nostro legislatore è immediatamente intervenuto con l’elaborazione di un disegno di legge (n. 1376) indirizzato in due ambiti: l’obbligo di motivazione della relativa autorizzazione in ragione delle risultanze già acquisite dai competenti uffici fiscali e la regola che in caso di accessi, ispezioni e verifiche è consentito al contribuente un’immediata tutela giurisdizionale. Un progetto normativo da apprezzare, ma che, di primo “acchito”, lascia un po’ perplessi…
Dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente e scartate: arriva lo scudo contro le sanzioni
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, che introduce misure di semplificazione per le imprese contiene una norma di salvaguardia per le violazioni in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni. L’intervento interessa...