È stato fatto parecchio, a livello legislativo, per la riforma della giustizia tributaria, anche nella legge di Bilancio 2023. Ma è rimasta incompiuta la riforma del vertice costituito dalla Cassazione tributaria, per la quale si registrano due sole novità. Questo apparato legislativo, per quanto indubbiamente dimostrativo di una finalmente responsabile presa di coscienza, da parte della politica, di un reale problema d’inefficienza, di struttura e funzione, al culmine della giustizia non è assolutamente in grado di essere definito con il solo approntamento delle misure legislative già operative. Per risolvere questo problema è necessario intervenire su due fronti. Approntando un meccanismo di alleggerimento e prevenzione da un eccessivo accumulo di contenzioso al vertice, con una più proficua modifica strutturale della fase iniziale dell’attuale nostro processo tributario. E accompagnarlo con una riorganizzazione, dal punto di vista strutturale e funzionale, della sezione tributaria della Corte di Cassazione. Solo così potrà ritenersi definitivamente “compiuta” e resa funzionale a pieno regime la riforma della giustizia tributaria in Italia!
Dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente e scartate: arriva lo scudo contro le sanzioni
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, che introduce misure di semplificazione per le imprese contiene una norma di salvaguardia per le violazioni in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni. L’intervento interessa...