In caso di dimissioni del lavoratore o della lavoratrice nei “periodi protetti” la normativa prevede specifiche tutele per il dipendente. In queste situazioni, non si applica la procedura telematica standard ad substantiam. La validità delle dimissioni, infatti, è subordinata a una preventiva convalida da parte dell’ITL, che deve verificare la spontaneità della volontà della lavoratrice o del lavoratore di recedere dal rapporto di lavoro e che le dimissioni non siano indotte dal datore di lavoro. Cosa stabilisce in dettaglio la normativa al riguardo? Qual è la procedura per la richiesta di convalida delle dimissioni? Quali conseguenze derivano dalla mancata convalida e revoca delle dimissioni?
Comuni montani: 3 agevolazioni per favorire lo sviluppo
La legge n. 131/2025 prevede 3 misure per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni montani e per il riconoscimento e la promozione delle zone montate. Si tratta di agevolazioni che vanno dal bonus natalità, erogato per tre anni, ai crediti d’imposta per...