Cambia il termine per i contribuenti che, ricevuto lo schema d’atto, vogliano acquisire i documenti e presentare una memoria difensiva. Il terzo decreto correttivo della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri del 14 luglio 2025, interviene appunto sui termini del contraddittorio preventivo, prevedendo che i 60 giorni dovranno essere considerati unici, ossia entro tale periodo si dovranno sia richiedere i documenti all’Agenzia sia presentare le memorie di difesa. Una novità di non poco conto, perché rischia di comprimere il diritto di difesa, andando così a contrastare anche con la copiosa giurisprudenza della Corte di Giustizia UE intervenuta in passato. Ma tale termine “ridotto” vale anche ai fini IVA?
Riforma dei redditi dei terreni: agevolazioni anche per attività agricole tecnologiche e green
Con la circolare n. 12 dell’8 agosto 2025, l’Agenzia delle Entrate analizza le modifiche apportate alla disciplina dei redditi dei terreni dal decreto legislativo 192 del 2024, al fine di agevolare e semplificare le modalità di imposizione dei redditi derivanti da...