Con il messaggio n. 3322 del 2025 l’INPS si è occupato nuovamente del congedo di paternità del genitore intenzionale. Secondo l’Istituto gli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 115/2025, che ha riconosciuto anche alla madre intenzionale la possibilità di fruire del congedo di paternità obbligatorio, si estendono anche alle situazioni non esaurite e/o definite al 24 luglio 2025 (data di pubblicazione della sentenza), nel rispetto dei termini di prescrizione e decadenza. Ciò produce delle significative ricadute nei confronti dei congedi di paternità fruiti o richiesti da parte di genitori intenzionali in data antecedente alla sentenza: le fruizioni antecedenti non possono essere considerate indebite e le domande rigettate verranno riesaminate dall’INPS su istanza di parte.
Tracciabilità delle spese di trasferta e rappresentanza: Assonime spiega regole, limiti e criticità
Con la circolare n. 26 del 2025 Assonime analizza i vincoli di tracciabilità introdotti dalla legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) e successivamente dal D.L. n. 84/2025, in materia di spese di trasferta, chiarendo in particolare l’impatto fiscale per lavoratori...


