In base all’art. 30-ter del decreto IVA, la restituzione dell’IVA non dovuta è esclusa “qualora il versamento sia avvenuto in un contesto di frode fiscale”. La risoluzione n. 50/E, nella versione del 7 ottobre 2025 (che ha aggiunto il riferimento al “contesto di frode” rispetto alla versione precedente del 3 ottobre), attualizza questo principio, ponendo un confine severo all’operatività dell’art. 30‑ter: la possibilità di restituzione si annulla in presenza di condotte fraudolente, il che solleva questioni di compatibilità con i principi europei di proporzionalità e di effettività del diritto al rimborso.
CPB e crediti IVA: da quando scatta l’esonero dal visto di conformità
Con una FAQ del 15 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito da quando viene riconosciuto, a un soggetto che aderisce al concordato preventivo biennale, il beneficio dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA...


