Per alcune tipologie di trattamenti pensionistici anticipati e di anzianità è possibile chiedere il ricalcolo dell’assegno al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (ad oggi 67 anni). Questa opzione, denominata tecnicamente “neutralizzazione”, prevede la possibilità di scartare, ai fini del ricalcolo della pensione, i redditi più bassi della propria carriera lavorativa, con l’obiettivo di elevarne l’importo. Si tratta di un’opportunità da cogliere con attenzione per trasformare, nel caso fosse conveniente, un assegno pensionistico penalizzato in una prestazione più equa e sostenibile. Cosa stabilisce la normativa al riguardo? Quando è possibile utilizzare la neutralizzazione? Quando conviene approfittarne? Qual è il ruolo, in questi casi, del consulente previdenziale?
Dimissioni per fatti concludenti: procedura e controlli per i datori di lavoro – Infografica
Le dimissioni per fatti concludenti, introdotte dalla legge n. 203/2024 (Collegato Lavoro), attivano una procedura specifica che il datore di lavoro deve seguire in caso di assenza ingiustificata del dipendente. Solo rispettando le fasi previste è possibile procedere...