Con l’ordinanza n. 21 del 2025 , relativa al contributo di solidarietà temporaneo introdotto dal legislatore nazionale a carico degli operatori del settore energetico, la Corte costituzionale ha deciso, in via pregiudiziale, di interrogare la Corte di Giustizia UE sulla compatibilità con il diritto unionale dell’estensione della platea dei soggetti passivi del contributo, da valutarsi anche alla luce della natura eccezionale del potere esercitato dall’Unione europea, della generale competenza degli Stati membri in materia di imposizione fiscale diretta, delle finalità perseguite dal regolamento, nonché dei margini di attuazione da esso lasciati agli stessi Stati membri e delle peculiarità del contesto energetico nazionale.