L’Avvocato Generale della corte di Giustizia UE nelle sue conclusioni del 22 febbraio 2023 in riferimento alla causa C-693/22, ritiene che una banca di dati personali possa essere venduta, a determinate condizioni, nell’ambito di un procedimento di esecuzione forzata, anche se le persone interessate da tali dati non vi hanno acconsentito. Ciò si verifica se il trattamento di dati connesso a una tale vendita sia necessario e proporzionato in una società democratica per salvaguardare l’esecuzione di un’azione civile. La Corte di Giustizia UE è stata chiamata quindi ad esaminare una fattispecie particolare nel contesto del con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (RGPD) e a prendere posizione su taluni elementi chiave di detto regolamento, quali la nozione di «titolare del trattamento», la liceità del trattamento e la portata del principio di limitazione delle finalità.
Dazi al 15% dal 7 agosto: le conseguenze per le imprese italiane
Il nuovo Executive Order del 31 luglio 2025 del Presidente Trump introduce un’aliquota del 15% sulle esportazioni UE verso gli USA, con una “finestra di transito” per le spedizioni via mare. L’ordine inasprisce anche le misure anti-transshipment, prevedendo una...