Una vicenda decisamente singolare ha messo in difficoltà un lavoratore, un Comune e, infine, la Corte di Cassazione. Al centro del caso, una lettera di licenziamento “nascosta” dalla madre del destinatario per motivi protettivi. Ma può la buona intenzione di una mamma influenzare il diritto del lavoro? Scopriamo come la Cassazione ha risposto a questa domanda, chiarendo, con la consueta precisione giuridica, quando una comunicazione recettizia si considera conosciuta dal destinatario.
Bonus mamme lavoratrici: a chi spetta e come si ottiene
Con la conversione in legge del decreto Economia (D.L. n. 95/2025) viene approvato il nuovo bonus per le mamme lavoratrici, dipendenti e autonome, con due o più figli. Si tratta di una misura, valida per il solo anno 2025 ed erogabile dal prossimo dicembre, pari a 40...