Il decreto Bollette introduce un’interpretazione autentica delle norme sulla regolarizzazione (ravvedimento speciale) delle dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti. Confermando l’interpretazione resa dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 2/E/2023, il decreto conferma l’esclusione dal ravvedimento speciale delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, anche se relative ad anni diversi dal 2019, 2020 e 2021. Fuori dalla regolarizzazione anche le violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale. Sono, invece, ricomprese nel perimetro del ravvedimento speciale le violazioni relative ai redditi di fonte estera, all’IVAFE e all’IVIE, a prescindere dal fatto che il contribuente abbia compilato o meno il quadro RW.
Dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente e scartate: arriva lo scudo contro le sanzioni
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, che introduce misure di semplificazione per le imprese contiene una norma di salvaguardia per le violazioni in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni. L’intervento interessa...