Da alcuni giorni è esploso un contrasto tra giurisprudenza e dottrina sul PSS, il piano sostitutivo di sicurezza nei cantieri nei casi in cui non sia previsto l’obbligo del PSC, il piano di sicurezza e coordinamento. Secondo la Corte di cassazione la puntuale redazione del PSS farebbe emergere le criticità legate alle caratteristiche del cantiere, contribuendo ad allertare i lavoratori circa i rischi per la sicurezza; ma secondo l’opinione diffusa tra gli osservatori, il PSS non è più obbligatorio. Chi non ha ragione? Devo dire, a malincuore, la Sezione IV della Suprema Corte. Anche la Corte di giustizia UE ci dice che il PSS sarebbe una garanzia in più nei casi in cui non sia obbligatorio il PSC. E allora non resta che una speranza: che provvedano gli estensori del nuovo decreto-legge sulla sicurezza sul lavoro preannunciato.
Pensioni: nel 2026 perequazione con incremento provvisorio dell’1,4%
La perequazione delle pensioni provvisoria per il 2026 ammonterà a +1,4%, salvo conguaglio da applicarsi dal 1° gennaio 2027, in base all’indice definitivo. È quanto indicato con il D.M. 19 novembre 2025 del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero del...


