Da alcuni giorni è esploso un contrasto tra giurisprudenza e dottrina sul PSS, il piano sostitutivo di sicurezza nei cantieri nei casi in cui non sia previsto l’obbligo del PSC, il piano di sicurezza e coordinamento. Secondo la Corte di cassazione la puntuale redazione del PSS farebbe emergere le criticità legate alle caratteristiche del cantiere, contribuendo ad allertare i lavoratori circa i rischi per la sicurezza; ma secondo l’opinione diffusa tra gli osservatori, il PSS non è più obbligatorio. Chi non ha ragione? Devo dire, a malincuore, la Sezione IV della Suprema Corte. Anche la Corte di giustizia UE ci dice che il PSS sarebbe una garanzia in più nei casi in cui non sia obbligatorio il PSC. E allora non resta che una speranza: che provvedano gli estensori del nuovo decreto-legge sulla sicurezza sul lavoro preannunciato.
Lavoro e pensioni: le misure in arrivo dalla legge di Bilancio 2026
Riduzione cuneo fiscale, rafforzamento del welfare aziendale, conferma del congedo parentale all’80%, bonus mamme, decontribuzione per le lavoratrici madri, nonché revisione dei criteri di calcolo dell’ISEE. Ed ancora sterilizzazione dell’aumento dell’età pensionabile...


