Con le conclusioni del 22 ottobre 2025 rese nella causa T-575/24, l’Avvocato Generale UE ha chiarito che non è ammissibile una normativa per cui i servizi forniti da un’associazione ai suoi membri, dietro corrispettivo, sono considerati operazioni interne, cosicché esulano dall’ambito di applicazione della direttiva IVA, mentre tale associazione, che agisce in modo indipendente, deve essere qualificata come soggetto passivo IVA e non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 11 o 13 della direttiva IVA.
Merci CBAM: dal 1° gennaio 2026 serve lo status di dichiarante autorizzato
Con un avviso del 21 ottobre 2025, l’Agenzia delle Dogane ha evidenziato che la Commissione Europea ha annunciato che il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM) entrerà nella sua fase definitiva a partire dal 1° gennaio 2026. A partire da tale...


