La legge di Bilancio 2023, come modificata dal decreto Bollette, ha previsto la possibilità di definire in misura agevolata le controversie tributarie, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate o l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La domanda di definizione può essere presentata (entro il termine del 2 ottobre) a giudizio di primo o secondo grado concluso, con sentenza ancora impugnabile, ovvero in pendenza di giudizio. A seconda dello stato in cui si trova il giudizio al momento della presentazione della domanda, conseguono effetti processuali diversi che meritano di essere evidenziati al fine di evitare pregiudizi in capo al contribuente.
Dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente e scartate: arriva lo scudo contro le sanzioni
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, che introduce misure di semplificazione per le imprese contiene una norma di salvaguardia per le violazioni in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni. L’intervento interessa...