La Commissione ha deciso di inviare una terza lettera di costituzione in mora supplementare all’Italia (INFR (2018)2273) per non aver recepito correttamente nella legislazione nazionale alcune disposizioni delle direttive UE sugli appalti pubblici (Direttiva 2014/23/UE, Direttiva 2014/24/UE e Direttiva 2014/25/UE). In particolare, la normativa europea sugli appalti pubblici richiede che i contratti pubblici superiori a una certa soglia siano assegnati tramite gara, nel rispetto dei principi di trasparenza, parità di trattamento, libera concorrenza e non discriminazione. Garantendo che gli Stati membri recepiscano correttamente queste direttive nelle loro legislazioni nazionali, la Commissione agisce per tutelare la concorrenza leale, facilitare e rendere meno onerosa la partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) alle gare pubbliche, e promuovere un miglior valore per il denaro dei contribuenti.
Ddl Semplificazioni: via libera del Senato
Il Senato riunito in assemblea l’8 ottobre 2025, con 86 voti favorevoli, 48 contrari e sette astensioni, ha approvato il ddl recante disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei...


