Le novità della legge di Bilancio 2026 in materia di affitti brevi comportano l’attrazione di un maggior numero di contribuenti, che prima effettuavano locazioni brevi assoggettate a cedolare secca, nell’orbita dell’attività d’impresa. Ciò non determina necessariamente un aggravio a carico dei soggetti interessati; anzi, il passaggio alla partita IVA può tradursi in un vantaggio, laddove sia possibile adottare il regime forfetario. Di seguito si richiamano le disposizioni applicabili, tenuto conto anche degli inevitabili riflessi di carattere previdenziale, e si propone un caso esemplificativo che pone a confronto il carico fiscale e previdenziale complessivo nei due casi.
Nuova rottamazione: pagamenti rateali con tasso di dilazione al 3%
La legge di Bilancio 2026 riduce dal 4 al 3 per cento il tasso di dilazione applicabile ai contribuenti che aderiscono alla nuova rottamazione delle cartelle, riducendo l’onere in caso di pagamenti rateali. Questa riduzione pro-contribuente è specificamente mirata a...


