Il Ddl Bilancio 2026 (A.S. 1689) interviene sulla disciplina fiscale degli affitti brevi introducendo una distinzione cruciale, che crea una dicotomia impositiva basata non solo sul numero di unità immobiliari, ma anche sulla modalità di gestione del contratto. In particolare, mantiene l’opzione per l’imposta sostitutiva (cedolare secca), ma ne subordina l’aliquota a una condizione dirimente: l’utilizzo di intermediari immobiliari o piattaforme telematiche per la prima unità immobiliare. La situazione, peraltro, potrebbe presto cambiare nel corso dell’esame parlamentare.
Attività immateriali: deduzione sperimentale per i soggetti IAS/IFRS
Il disegno di legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689) ha previsto, per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), la deduzione del costo fiscalmente riconosciuto dell’avviamento, dei marchi d’impresa e delle attività...


