Potranno essere rottamati solo i carichi affidati al concessionario della riscossione che riguardano le imposte dichiarate, ma non versate. Si tratta, in linea di principio, di imposte il cui mancato versamento è stato rilevato con un avviso bonario (non pagato), seguito dall’iscrizione a ruolo con affidamento all’agente della riscossione. La rottamazione sarà consentita anche con riferimento alle somme dovute a seguito dei controlli formali e successivamente iscritte a ruolo. Se la legge di Bilancio 2026 confermerà tali limitazioni, non sarà possibile accedere alla nuova definizione con riferimento alle maggiori imposte accertate e risultanti dagli avvisi di accertamento esecutivi.
Correttivo IRPEF-IRES: tutte le novità per imprese e contribuenti
È stato pubblicato, nella G.U. n. 294 del 19 dicembre 2025 il D.Lgs. n. 192/2025, terzo decreto correttivo della riforma IRPEF e IRES. Vengono, dunque, ufficializzate le tante novità, alcune delle quali entrano in vigore già con effetto dal periodo d’imposta 2025. Da...


