Per chi aderisce alla previdenza complementare, vi è la possibilità, tramite la RITA (Rendita integrativa temporanea anticipata) di anticipare l’uscita dal lavoro a 62 anni e, in caso di inoccupazione da oltre 24 mesi, anche a 57 anni, percependo una sorta di rendita trimestrale che accompagna sino all’età per la pensione di vecchiaia, prevista, ad oggi, a 67 anni. Tecnicamente, non si tratta di una pensione, ma di un’erogazione, frazionata nel tempo, del capitale accumulato nel fondo pensione. Essa rappresenta sicuramente un importante strumento di flessibilità previdenziale, ma, in caso di utilizzo, da programmare con attenzione. Come funziona la RITA? Come si calcola l’importo della rendita trimestrale? Quanto e con quali modalità è conveniente il suo utilizzo?
Delitto di estorsione nel rapporto di lavoro. Attenzione anche alle “parole” usate
La Cassazione, in più sentenze del 2025, lancia messaggi severi indirizzati al mondo delle imprese relativamente al delitto di estorsione quale condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione del mercato a lui favorevole per la prevalenza...