Le indennità di soggiorno pagate al dipendente distaccato laddove siano totalmente a carico di un’amministrazione pubblica italiana e non incidano in alcun modo sul bilancio dell’Unione, concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 559 del 18 novembre 2022, con cui ha specificato che in assenza di una specifica disposizione internazionale che limiti la potestà impositiva dei singoli Stati membri sugli emolumenti erogati agli END senza alcun contributo da parte della Commissione europea, le indennità di soggiorno in esame debbano essere assoggettate ad imposizione nel nostro Paese ai sensi della vigente normativa italiana.
Dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente e scartate: arriva lo scudo contro le sanzioni
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, che introduce misure di semplificazione per le imprese contiene una norma di salvaguardia per le violazioni in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni. L’intervento interessa...