La Corte costituzionale, con la sentenza n. 188 del 2025, dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Presidente del Consiglio dei ministri avverso le disposizioni della Regione Puglia che impongono, nelle procedure di gara regionali, il rispetto di una soglia retributiva minima pari a nove euro l’ora. La Corte rileva il difetto di motivazione delle censure e l’erronea ricostruzione dell’ambito applicativo delle norme impugnate, chiarendo che la disciplina regionale è circoscritta agli appalti pubblici e non introduce un salario minimo legale di portata generale.
Pensioni 2026: rivalutazioni, importi e calendario dei pagamenti
Con la circolare n. 153 del 2025, l’INPS illustra i criteri e le modalità operative per il rinnovo delle pensioni, delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di accompagnamento alla pensione per l’anno 2026. Il documento definisce gli indici di rivalutazione...


