La riforma dell’interpello probatorio non si limita a un mero ripensamento tecnico, ma punta a riposizionare l’interpello tributario che non è più soltanto uno strumento per ottenere un chiarimento interpretativo, ma una vera e propria occasione di confronto preventivo riservata a contribuenti specifici: chi aderisce all’adempimento collaborativo e chi presenta istanza per nuovi investimenti. In questa prospettiva, il riformato interpello probatorio contribuisce a rafforzare la funzione di certezza e stabilità del diritto tributario, prerequisiti essenziali per la crescita economica e la credibilità del sistema fiscale del Paese, nonché un incentivo concreto alla realizzazione di nuovi investimenti. Una riforma, dunque, che testimonia ulteriormente l’evoluzione in corso del rapporto Fisco e contribuente.
Pacchi Extra -UE: bene l’abolizione della franchigia doganale
Con un comunicato stampa del 14 novembre 2025 Confimi Industria ha evidenziato di accogliere con assoluto favore l’annuncio dei Ministri delle Finanze dell’UE, che hanno confermato l’intenzione di eliminare, anche se probabilmente solo dal 2028, la franchigia doganale...


