In due recentissime ordinanze la Corte di Cassazione ha ritenuto che al giudice sia consentito di riqualificare in evasiva la fattispecie ritenuta elusiva in sede di accertamento dall’Amministrazione finanziaria. L’assunto è che tale modifica non recherebbe nocumento alcuno al diritto di difesa, perché i fatti posti a base della rettifica fiscale rimangono gli stessi, mutando esclusivamente la loro “sussunzione” giuridica. Si tratta di decisione di grande impatto sistematico su cui merita soffermarsi per verificarne la correttezza alla luce sia della disciplina, peraltro di recente riscritta, della motivazione degli atti impositivi, su cui il giudice, a voler seguire la ricostruzione della Corte, potrebbe intervenire, sia della natura del processo tributario, tra giudizio rigidamente impugnatorio e giudizio di impugnazione-merito finalizzato all’accertamento del rapporto di imposta.