In arrivo dalla legge di Bilancio 2023 due versioni della flat tax. L’estensione dell’accesso all’attuale regime forfettario agevolato con imposta al 15% per le partite IVA. L’introduzione di un trattamento sostitutivo opzionale per i titolari di redditi di lavoro e d’impresa con aliquota del 15% applicabile agli incrementi reddituali registrati nel 2022 rispetto al triennio precedente, la flat tax incrementale. Qual è il giudizio (preliminare) su questa misura, che varia in ragione del criterio valutativo che si adotta? La misura è senz’altro compatibile con i principi costituzionali di progressività ed equità, nel premiare, attraverso un risparmio d’imposta, chiunque voglia migliorare la propria situazione con il proprio lavoro. Ma non è idonea a determinare una semplificazione del meccanismo di tassazione e potrà ritenersi davvero efficiente solamente se l’aliquota unica sarà applicata a somme la cui percezione risulti effettivamente legata ad incrementi di produttività, qualità e innovazione.
Dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente e scartate: arriva lo scudo contro le sanzioni
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, che introduce misure di semplificazione per le imprese contiene una norma di salvaguardia per le violazioni in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni. L’intervento interessa...