L’intervenuta decadenza dalla rottamazione quater, laddove comporti il riemergere di debiti di ammontare superiore a 5.000 euro, determina inevitabilmente l’immediata decadenza del contribuente dal concordato preventivo biennale, senza che la successiva riammissione alla rottamazione prevista dall’art. 3-bis, D.L. n. 202/2024 possa farne salvi gli effetti. Tuttavia, sul punto è importante evidenziare che, se la riammissione alla rottamazione quater non consente di “salvare” il concordato 2024/2025, di contro la stessa, per i soggetti che lo scorso anno non hanno aderito, può rendere possibile l’adesione al CPB 2025/2026.
TFC: semplificata la procedura di iscrizione
Con un’informativa del 18 settembre 2025, il CNDCEC ha reso noto che nella seduta del 17 settembre 2025, ravvisata la necessità di semplificare la procedura di iscrizione, il CNDCEC ha approvato le modifiche al Regolamento recante disposizioni sul funzionamento...