Con la sentenza n. 166 del 2025, la Corte Costituzionale ha sancito che in caso di condanna per reati di lieve entità in materia di stupefacenti, non è costituzionalmente illegittima la previsione della confisca di tutti i beni sproporzionati rispetto al reddito di cui il condannato sia trovato in possesso e di cui non riesca a giustificare la legittima provenienza. In tal caso, non è irragionevole presumere che quei beni siano stati acquistati mediante una più ampia attività criminosa. Tuttavia, la confisca non può essere disposta se le circostanze del caso concreto inducono invece il giudice a ritenere che i beni non costituiscano il profitto di precedenti reati.
Credito IVA a rimborso: come modificare la scelta
In tema di IVA di Gruppo, con la risposta a interpello n. 288 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il contribuente laddove non siano avviati eventuali controlli, accessi o ispezioni da parte dell'amministrazione finanziaria e laddove non sia già stata...


