Versare importi consistenti nella propria previdenza complementare procura sicuramente importanti vantaggi anche dal punto di vista fiscale. Infatti, a una maggiore contribuzione corrisponde, di regola, una prestazione più elevata. La prestazione finale di una forma previdenziale dipende proprio dall’entità della contribuzione, dalla lunghezza dell’intervallo di contribuzione, dai rendimenti finanziari prodotti e dal livello dei costi. Occorre, però, al contempo, ottimizzare anche i profili fiscali. A tal fine, è importante effettuare entro il 31 dicembre 2025 la comunicazione al fondo pensione dei contributi non dedotti fiscalmente. Qual è il regime fiscale applicato ai fondi complementari? Quale il beneficio dei contributi non dedotti? Qual è la procedura da rispettare per la comunicazione?
Pensioni: nel 2026 perequazione con incremento provvisorio dell’1,4%
La perequazione delle pensioni provvisoria per il 2026 ammonterà a +1,4%, salvo conguaglio da applicarsi dal 1° gennaio 2027, in base all’indice definitivo. È quanto indicato con il D.M. 19 novembre 2025 del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero del...


