Dallo sciopero contrattuale a quello contro la guerra: la metamorfosi del diritto di sciopero

da | 24 Ott 2025 | Ipsoa - Lavoro

Nella Costituzione repubblicana lo sciopero concorre alla realizzazione della pari dignità tra capitale e lavoro e il diritto di sciopero assurge a strumento di promozione dell’uguaglianza sostanziale. È sulla base di questa concezione, forse ipertrofica, che lo sciopero ha da tempo travalicato i confini del rapporto di lavoro e ha perso la sua natura di strumento fisiologico delle relazioni industriali. Diverse e plurime sono le connotazioni dello sciopero oggi: contrattuale, non contrattuale, economico-politico, politico, sovversivo. Pertanto, avrebbe senso chiedersi come mai si assista, con tendenza crescente, ad una metamorfosi dello sciopero. La risposta è che la metamorfosi dello sciopero è causa ed effetto di una crisi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva, che attribuisce rilievo decrescente alla contrattazione collettiva ed ai salari, e rilievo eccessivo alla legge e alla sfera politica.

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