Per accedere all’interpello sui nuovi investimenti, è valutabile positivamente non solo l’ipotesi in cui l’investimento consenta di mantenere integralmente i livelli occupazionali allo stesso pre-esistenti, evitando all’impresa di procedere a licenziamenti o di ricorrere ad altri istituti con simili effetti negativi sull’occupazione, ma anche l’ipotesi in cui il mantenimento dei livelli occupazionali garantito dall’investimento sia parziale. È uno dei chiarimenti resi dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 7/E del 28 marzo 2023, con cui ha fornito le linee guida per le imprese, nazionali ed estere, che intendono utilizzare l’interpello nuovi investimenti e ottenere dal Fisco una risposta sul trattamento tributario da applicare al proprio piano di sviluppo in Italia.
Dichiarazioni fiscali trasmesse telematicamente e scartate: arriva lo scudo contro le sanzioni
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, che introduce misure di semplificazione per le imprese contiene una norma di salvaguardia per le violazioni in materia di trasmissione telematica delle dichiarazioni. L’intervento interessa...