I controlli del datore di lavoro tramite un’agenzia investigativa sull’attività extra lavorativa del dipendente sono legittimi se finalizzati a verificare comportamenti penalmente rilevanti o attività fraudolente che impattano su beni e interessi aziendali. E’ quanto sancito dalla Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 9268/2025. La Suprema Corte ha affermato che, in ogni caso, deve essere rispettato il bilanciamento tra le esigenze di protezione di beni e interessi aziendali e le tutele della dignità e della riservatezza del lavoratore.
Bonus mamme lavoratrici: a chi spetta e come si ottiene
Con la conversione in legge del decreto Economia (D.L. n. 95/2025) viene approvato il nuovo bonus per le mamme lavoratrici, dipendenti e autonome, con due o più figli. Si tratta di una misura, valida per il solo anno 2025 ed erogabile dal prossimo dicembre, pari a 40...
