Conducenti taxi e NCC: lesivo della concorrenza il requisito della residenza ai fini dell’iscrizione nel ruolo

da | 22 Nov 2024 | Ipsoa - Impresa

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 183 del 21 novembre 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 6, comma 1, lettera i), della legge della Regione Umbria n. 17 del 1994, che prevedeva il requisito «di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria» come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente. Nello specifico ha ritenuto il requisito della residenza lesivo anche del canone della ragionevolezza ex art. 3 Cost., in quanto tale elemento di “localizzazione” costituisce un mezzo sproporzionato rispetto allo scopo perseguito, che è quello di garantire adeguata professionalità e conoscenza del territorio da parte degli aspiranti conducenti.

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