Concorrenza: il rifiuto da parte di Google di concedere a terzi l’accesso alla piattaforma Android Auto potrebbe violarne il diritto

da | 6 Set 2024 | Ipsoa - Impresa

L’avvocato della Corte di Giustizia UE, nella sentenza del 5 settembre 2024 alla causa C-233/23 sostiene che il rifiuto da parte dell’impresa dominante di concedere a un operatore terzo l’accesso a una piattaforma come quella in causa può essere oggettivamente giustificato qualora l’accesso richiesto sia tecnicamente impossibile o qualora esso possa incidere, da un punto di vista tecnico, sulle prestazioni della piattaforma o porsi in contrasto con il suo modello economico o con la sua finalità economica. Tuttavia, il semplice fatto che, al fine di concedere l’accesso a tale piattaforma, l’impresa dominante debba, oltre che prestare il proprio consenso, sviluppare un template del software che tenga conto delle esigenze specifiche dell’operatore che chiede l’accesso non può di per sé giustificare un diniego di accesso, a condizione che sia concesso un lasso di tempo adeguato per lo sviluppo in parola e che quest’ultimo sia oggetto di un adeguato compenso a favore dell’impresa dominante.

Altre news da questa categoria