CCIAA Umbria: Bando “Doppia Transizione Digitale e Sostenibile 2025” per le PMI
Descrizione Bando
La Camera di Commercio dell’Umbria intende realizzare un intervento volto a favorire la transizione digitale e sostenibile delle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) umbre. Il bando disciplina i criteri e le modalità per l’assegnazione dei suddetti contributi.
Soggetti Beneficiari
Sono ammissibili alle agevolazioni del bando le imprese di tutti i settori che alla data di presentazione della domanda presentino i seguenti requisiti:
a) siano Micro o Piccole o Medie imprese;
b) abbiano sede legale e/o una sede operativa nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio dell’Umbria;
c) siano attive ed iscritte al Registro delle Imprese ed in regola con il pagamento del diritto annuale;
d) non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente;
e) non abbiano in corso forniture con la Camera di commercio dell’Umbria;
f) non abbiano stipulato contratti di lavoro subordinato o autonomo o comunque attribuito incarichi a ex dipendenti pubblici;
g) abbiano aderito al Cassetto Digitale dell’Imprenditore;
h) non abbiano ottenuto la concessione del contributo a valere sul “Bando voucher digitali I4.0 – Anno 2024” della Camera di Commercio dell’Umbria, a prescindere dalla effettiva percezione dello stesso.
Tipologia di interventi ammissibili
Gli ambiti di transizione digitale e sostenibile ricompresi nel bando dovranno riguardare almeno una delle voci dell’Elenco seguente, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, nello specifico:
A) Transizione digitale
- robotica avanzata e collaborativa.
- interfaccia uomo-macchina.
- manifattura additiva e stampa 3D.
- prototipazione rapida.
- internet delle cose e delle macchine.
- cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing.
- cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc).
- big data e analytics.
- intelligenza artificiale.
- blockchain.
- integrazione verticale e orizzontale (comprese consulenze e perizie rilasciate da ingegneri o periti industriali iscritti nei rispettivi albi professionali finalizzate all’analisi e all’attestazione dell’interconnessione dei beni 4.0 ai sistemi aziendali)
- simulazione e sistemi cyber fisici.
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D)
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain.
- soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, WMS, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode), esclusi software amministrativo-contabili;
- tecnologie per l’in-store customer experience.
- Sviluppo di piani di marketing digitali compresi interventi volti a migliorare il posizionamento organico nei motori di ricerca (es. SEO, SEM).
Per la transizione digitale sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
- spese per consulenze
- spese per la formazione
- spese per acquisto di beni strumentali finalizzati alla realizzazione delle attività di cui sopra, nel limite massimo del 40% del progetto di transizione digitale complessivamente ammissibile.
B) Transizione sostenibile: sono ammissibili le spese per consulenze relative a:
- audit/diagnosi energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico.
- analisi delle forniture di energia, attraverso l’analisi dei documenti contrattuali e contabili delle utenze, finalizzata alla definizione di un programma di ottimizzazione dei parametri contrattuali alla luce delle caratteristiche produttive dell’impresa.
- progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, ecc.) e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0.
- piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa. progettazione degli interventi di efficientamento energetico a seguito di diagnosi energetica.
- studi di fattibilità tecnico-economica per progetti di riqualificazione energetica.
- verifiche tecniche termografiche, verifiche tecniche su impianti di generazione di energia comprese le verifiche sugli apparati di protezione e di misura.
- analisi dei processi industriali dell’impresa volte alla riduzione dei consumi energetici – studi per l’adozione di sensoristica per il controllo dei consumi energetici di macchinari, impianti, edifici aziendali.
- Life Cycle Assessment (LCA): analisi applicata alla produzione di beni e alla prestazione di servizi dell’impresa;
- consulenze nel processo di assessment finalizzato ad avviare un percorso di implementazione di politiche ESG (con esclusione del costo di emissione della certificazione).
- consulenze nel processo per la redazione del bilancio o del report di sostenibilità.
Entità e forma dell’agevolazione
Le risorse complessivamente stanziate dalla Camera di commercio a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano ad € 200.000,00.
La Camera di commercio assegna un contributo a fondo perduto pari al 50% degli importi dei preventivi di spesa ammessi, al netto dell’IVA, fino ad un massimo di € 7.000,00. L’investimento non deve essere inferiore a € 5.000,00. Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di € 250,00.
Scadenza
La scadenza del bando è fissata per il 06/11/2025 alle ore 9:00.
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