Con la risposta a interpello n. 286 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che gli enti e le società non residenti assumono la qualifica di sostituto d’imposta limitatamente ai redditi corrisposti da una loro stabile organizzazione o base fissa in Italia. Le società non residenti, infatti, seppur ricomprese, sotto il profilo soggettivo, fra i soggetti indicati al primo comma dell’articolo 23 del d.P.R. n. 600 del 1973, in linea di principio, ne sono oggettivamente escluse in ragione della delimitazione territoriale della potestà tributaria dello Stato. In presenza di una stabile organizzazione operante in Italia, il soggetto estero è già rappresentato fiscalmente nel territorio direttamente dalla stabile.
Regolarità fiscale per compensi dei professionisti: per ANC è irragionevole
Con un comunicato del 4 novembre 2025, ANC ha espresso preoccupazione nei riguardi della disposizione contenuta nell’art. 129, comma 10, del disegno di legge di Bilancio 2026, che subordina il pagamento dei compensi professionali da parte delle Pubbliche...


