Giulia ha trentadue anni, una laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti e una specializzazione in diritto societario. Dopo diversi anni di apprendistato, è riuscita a entrare come senior associate in uno studio legale prestigioso. Stamattina, durante la pausa caffè, osserva un collega più giovane che in mezz’ora analizza cinquanta contratti usando un software di intelligenza artificiale. Per lei, lo stesso lavoro avrebbe richiesto almeno una settimana. La domanda che le passa per la testa è la stessa di tanti altri professionisti italiani: quale sarà il mio ruolo domani? Servirà ancora la mia esperienza? Dubbi legittimi, che meritano risposte concrete.
IVA: ancora incertezze operative sul regime transitorio opzionale nel settore trasporti e logistica
Il regime opzionale di versamento dell’IVA sulle prestazioni di servizi rese nei confronti di imprese che svolgono attività di trasporto e movimentazione di merci e prestazione di servizi di logistica tramite contratti di appalto, subappalto e affidamento, è...