VI direttiva Antiriciclaggio: procedura d’infrazione contro l’Italia per mancato recepimento

da | 3 Ott 2025 | Ipsoa - Fisco

Nel ricordare che la piena operatività del registro dei titolari effettivi è ancora sospesa in attesa di conoscere cosa dirà la Corte di Giustizia UE in risposta ai quesiti posti dal Consiglio di Stato, la Commissione UE ha reso noto di aver deciso di avviare una procedura di infrazione, inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia (oltre che a Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Cipro, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia), per non aver notificato completamente le misure nazionali di recepimento della VI direttiva Antiriciclaggio, che garantisce un accesso completo alle informazioni sulla titolarità effettiva di entità giuridiche, trust o strutture. Gli Stati hanno due mesi di tempo per completare il recepimento e notificare le misure adottate. Il Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2025 ha approvato in esame preliminare lo schema di decreto legislativo di modifica e integrazione del D.Lgs. n. 231/2007 per il recepimento dell’art. 74 della direttiva UE n. 2024/1640.

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