Hanno tempo fino al 31 marzo gli intermediari finanziari per inviare alla Banca d’Italia il piano d’azione per l’integrazione dei rischi climatici e ambientali nel proprio modello di business. In tale piano gli intermediari dovranno chiarire come intendono integrare i rischi climatici e ambientali in tutte le fasi del processo del credito. Cosa intendono fare per tenere conto del possibile impatto dei rischi climatici e ambientali sul pricing degli investimenti in strumenti finanziari al fine di minimizzare il rischio di perdite, nonché i rischi reputazionali e legali. Inoltre, come integrare i rischi climatici e ambientali nella misurazione e gestione del rischio di liquidità. Quali sono le misure operative che Banca d’Italia si aspetta siano assicurate dall’organo di amministrazione dell’intermediario?
Antiriciclaggio: Banca d’Italia aggiorna regole su controlli e verifiche
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto 2025 il provvedimento 23 luglio 2025 con cui la Banca d’Italia modifica le disposizioni «in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di...