In base all’art. 30-ter del decreto IVA, la restituzione dell’IVA non dovuta è esclusa “qualora il versamento sia avvenuto in un contesto di frode fiscale”. La risoluzione n. 50/E, nella versione del 7 ottobre 2025 (che ha aggiunto il riferimento al “contesto di frode” rispetto alla versione precedente del 3 ottobre), attualizza questo principio, ponendo un confine severo all’operatività dell’art. 30‑ter: la possibilità di restituzione si annulla in presenza di condotte fraudolente, il che solleva questioni di compatibilità con i principi europei di proporzionalità e di effettività del diritto al rimborso.
Bonus edilizi in scadenza a fine 2025: cosa fare per non perderli
Con l’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre 2025, diventa essenziale gestire correttamente i crediti d’imposta da interventi edilizi. Le principali strategie per salvaguardare il credito consistono nella ripartizione decennale e nella cessione del credito a...


