La legge n. 132/2025 sull’intelligenza artificiale interviene anche sull’ambito di applicazione soggettivo del nuovo regime impatriati, precisando che vi rientrano anche i lavoratori che “hanno svolto un’attività di ricerca anche applicata nell’ambito delle tecnologie di intelligenza artificiale”. Benché nelle intenzioni del legislatore tale novella dovrebbe avere una valenza puramente specificativa dei requisiti di elevata specializzazione o qualificazione che già rientrano tra i presupposti soggettivi che legittimano l’accesso al regime impatriati, la formulazione normativa si presenta piuttosto generica e potrebbe ampliare la platea di lavoratori beneficiari.
Diritto d’autore: i chiarimenti della Corte di Giustizia UE sulla riproduzione di opere per uso privato
Nelle conclusioni del 2 ottobre 2025 alla causa C-496/24, l’avvocato generale della Corte di giustizia UE chiarisce l’interpretazione della direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore. L’uso di copie offline da parte degli abbonati a servizi di streaming non rientra...